Il mondo della “Cartotecnica” in 7 lavorazioni fondamentali

Che cos’è la cartotecnica?
Indice dei contenuti
Un’azienda cartotecnica si occupa della trasformazione della carta, cartone ed altri materiali simili, per la produzione di packaging o di oggetti promozionali per il punto vendita. La cartotecnica si differenzia dalle tipografie che si occupano della stampa per la produzione di libri e riviste. Si differenzia anche dagli scatolifici che si occupano principalmente della produzione di scatole per l’imballaggio da trasporto (packaging terziario).
I materiali utilizzati in cartotecnica
In cartotecnica si utilizzano principalmente materiali base “carta” come la carta (carta Kraft, Uso mano, Patinata e Riciclata) normalmente utilizzata per la stampa, da accoppiare in seguito al cartone. Si utilizzano poi il cartoncino teso per stampa diretta o accoppiatura per risultati più qualitativi, il cartoncino grigio per accoppiatura e risultati più economici ed il cartone ondulato o alveolare per produrre oggetti più strutturati.
Molte cartotecniche utilizzano anche materiali durevoli come l’alluminio, il legno o materiai plastici per la produzione di espositori o strutture commerciali durevoli per il punto vendita.
Le cartotecniche più innovative offrono materiali alternativi innovativi derivati dalla canna da zucchero, come il TFK, oppure scarti vegetali per operare in economia circolare ed offrire prodotti totalmente ecosostenibili.
I prodotti cartotecnica
In cartotecnica generalmente si producono 2 tipologie di prodotto: il packaging e gli oggetti promozionali per la promozione sul punto vendita.
Il packaging consiste in scatole di vario tipo, come astucci per i medicinali o la cosmetica, scatole rivestite per prodotti di lusso come cioccolatini, vino, spumanti e champagne, alcoolici, gioielli, cosmetici, ecc., vaschette alimentari per salumi, formaggi e take-away, bag in box per il vino, olio e bevande.
I prodotti promozionali consistono in espositori da banco, espositori da terra, cartelli vetrina, totem, roter.
Le 7 lavorazioni fondamentali della cartotecnica
La progettazione
Spesso il cliente presenta un’idea alla cartotecnica chiedendo supporto tecnico nello sviluppo dell’oggetto da produrre. Oltre alla preparazione del disegno tecnico, la prototipazione è quasi sempre fondamentale per garantire la buona riuscita del progetto.
La stampa e pre-stampa
Dopo aver creato il tracciato fustella, in programmazione alla produzione, questo viene inviato all’agenzia grafica che si occuperà della creazione della grafica. Ottenuto il tracciato completo di grafica, la cartotecnica prepara il file di prestampa da inviare al suo cliente che approverà l’avviamento del progetto. Ci sono diverse tecnologie di stampa: la stampa off-set a 4 colori per stampa su carta da accoppiare successivamente; la stampa serigrafica, anche idonea alla stampa diretta su cartoncino spessorato; la stampa a caldo per ottenere effetti metallizzati ed olografici, generalmente utilizzata per packaging di lusso.
La plastificazione
A volte per produrre fogli più resistenti meccanicamente oppure idrorepellenti, si plastifica la carta stampata, prima di procedere con le altre lavorazioni. La plastifica tradizionalmente è in PE, tuttavia oggi esistono soluzioni più ecosostenibili utilizzando PLA o Acetato di cellulosa, entrambi materiali biodegradabili. Con un corretto equilibrio tra plastifica e carta, si può ottenere un prodotto riciclabile. Questo processo viene utilizzato principalmente per proteggere il cartoncino dall’umidità per il contatto alimentare.
L’accoppiatura
Per ottenere prodotti resistenti con stampe elaborate, generalmente si opta per stampare su carta in off-set da accoppiare successivamente al cartoncino sia su fronte che su retro. Con questa lavorazione, si ottiene un foglio spessorato e rigido molto resistente e ben rifinito con stampa a copertura totale.
La fustellatura
Il foglio già stampato viene inserito o in una fustellatrice manuale (platina) oppure in una fustellatrice automatica per essere tagliato seguendo le indicazioni del tracciato fustella. All’interno della fustellatrice viene inserita la fustella completa di coltelli e cordoni che servirà a tagliare e piegare il foglio, come per tracciato. La fustellatura manuale viene utilizzata per produzioni fino a 1000 o 2000 pezzi, mentre la fustellatrice automatica per volumi produttivi più elevati. Le fustellatrici automatiche hanno limitazioni sul formato, quindi a volte bisogna lavorare in platina anche quando le quantità sono più importanti.
L’incollatura
Dopo aver tagliato in fustellatura i fogli seguendo il tracciato fustella, questi vengono piegati ed incollati su una macchina chiamata piega-incolla. Al termine di questo processo, si ottiene il prodotto finito, come per esempio, una scatola.
Lavorazioni speciali
Dopo il processo di stampa, è possibile applicare il rilievo a secco, un processo meccanico del supporto cartaceo che utilizza la tecnica della goffratura, grazie alla quale si ottiene un rilievo sulla superficie interessata. Un’altra lavorazione speciale è la finestratura, la quale permette di creare delle aree trasparenti per esempio su un packaging alimentare.
L’ecosostenibilità in cartotecnica
Al giorno d’oggi con la situazione drammatica dell’aumento della plastica nell’ambiente diventa fondamentale programmare attentamente sia il packaging che le attività promozionali in modo da prevedere materiali ecosostenibili per la produzione degli oggetti richiesti.
Il cartone oggi può sostituire la plastica quasi completamente oppure utilizzarne una piccolissima quantità per mantenere la riciclabilità del prodotto finito. Esistono anche plastiche biodegradabili che hanno la stessa funzionalità della plastica tradizionale, anche se i costi rimangono elevati per via dell’utilizzo ancora molto di nicchia.
Quando ci si affida ad una Cartotecnica per la produzione di packaging e di oggetti promozionali è importante valutare attentamente il loro impatto sull’ambiente prima di dare il via alla produzione.